Le chiamano le punturine del futuro: al posto di acido ialuronico si usano i fibroblasti autologhi, cioè le principali cellule del tessuto connettivo, estratte dal paziente stesso.
La tecnica, che non crea problemi di rigetto o di allergia, è semplice: si preleva un piccolo quadratino di pelle, che viene spedito presso un laboratorio specializzato, e dopo qualche settimana vengono rispediti presso lo studio i fibroblasti in coltura, pronti per essere iniettati al di sotto delle rughe, o in piccoli ponfi su tutto il viso, collo, decoltè…, oppure possono essere cryoconservati ed usati anche dopo anni, in quanto mantengono l’età biologica che avevano al momento del prelievo.
I primi risultati, sono più lenti, e si vedono dopo 1 mese, 1 mese e mezzo, quando le cellule cominciano a produrre nuovo collagene ed elastina, e durano fino a 1 anno.